sabato 10 gennaio 2009

Dal passato: post#5

22 marzo 2006

Edizione di Metro di oggi.
Lettera di una studentessa, che potrebbe avere poco più della mia età, dove esprime la sua patetica opnione, decantando quanto sia onorevole preservarsi fino al matrimonio...
Ma dove vivi, dico io?

A parte ancora questo discorso del matrimonio che sembra debba essere l'unico obiettivo della vita della donna, rito, tra l'altro, nato con lo scopo di trovare un'utilità a queste povere figlie, che un tempo non servivano veramente a nulla se non a "suggellare" patti tra i clan per garantire degli eredi (rigorosamente maschi, e se non nascevano così era colpa della donna, quando poi è l'uomo che porta il gene che decide il sesso... vabbè) consegnandosi come un dono dalle mani del "padre-padrone" a quelle del "marito padrone", ma poi ancora questi discorsi del 1800! quelli erano primitivi e posso caprli, ma oggi sentire ancora queste cose?
"L'atto sessuale è oggettivamente e naturalmente unitivo e procreativo"
"è la massima espressione dell'amore tra una coppia per l'implicazione non solo fisica, ma totale di sè nella donazione all'altro, fino al dono gratuito per eccellenza, quello della vita"

Precisiamo che più della metà dei matrimoni finisce in divorzio (, perciò in nome di che cosa io dovrei conservarmi e rinunciare all'atto più spontaneo e bello che esista, rinunciare ai miei impulsi e alla mia natura? Perchè il sesso ci mostra come siamo "al naturale", senza sovrastrutture culturali inventate dall'uomo per controllare la donna. Benedetto quel movimento femminista degli anni 60-70!! Grazie a loro oggi possiamo sapere come siamo fatte, cosa ci piace e cosa no, cosa possiamo provare e soprattutto il sesso fine a se stesso! Perchè madre natura ha dotato solo noi, dico solo noi, addirittura di un organo che serve esclusivamente al piacere! Se non avesse voluto farne anche una gioia perchè l'avrebbe messo lì, all'estrno, utilizzabile anche senza il rischio di gravidanze?

Finalmente oggi ci siamo arrivate a a questa vittoria della parità, almeno dei costumi, perciò approfittiamone e facciamo le cose secondo la nostra coscienza, fregandocene delle ipocrisie resistenti al tempo e allo spazio! E poi coi tempi che corrono, del sesso fatto bene, nel pieno consenso di entrambe le parti e secondo la propria concezione e coscienza potrebbe essere l'unico "valore" che abbia un senso, oggi come oggi (parole forti, che possono spaventare, però pensateci bene!)

Il sesso è un'arte, perciò impariamola ma non mettiamola da parte!

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