sabato 8 novembre 2008

I misteri della "Repubblica democratica" italiana

Oggi, vagando per il web ho trovato MicroMega, una "rubrica" di Repubblica molto interessante
Non mi era del tutto sconosciuta ma non avevo mai dato troppo peso... eh, quando si dice "i tempi non sono maturi"...
E' stato un colpo di fulmine, perchè sento che potrò trovare delle risposte a ipotesi che avanzate da una persona piuttosto comune come me potrebbero essere definite semplicemente "fantascienza", mentre se confermate da qualche voce autorevole, argomentate certamente in modo più completo e "scientifico" di quanto potrei fare io con le mie limitate conoscenze, almeno non sembrano folli vaneggiamenti...
Insomma, oggi per puro caso ho trovato una conferma a un sospetto che avevo da qualche tempo, da quando ho cominciato anche io a interessarmi del funzionamento del nostro anomalo sistema politico... ultimamente, con l'elezione di Obama negli USA, questo pensiero mi è tornato alla mente, perchè tutti gridano al cambiamento (e mi auguro sia così, perchè con questi americani non si sa mai! :) un popolo di sorprese) ma... in Italia? Quanti anni sono ormai che vediamo le stesse facce, cosa che impedisce di biasimare chi conclude di non voler votare alle elezioni, dicendo "Tanto sono tutti uguali, che vado a votare a fa'?"?
Mi chiedo il motivo di questo mancato ricambio, il motivo per il quale si è preferito eleggere un ultrasettantenne come il nostro presidente del Consiglio... non sarà che non sono l'unica a pensare che lui sia immortale? :)
E poi, anche vedendo qualche faccia nuova, come quella di Veltroni, non si tratta mai di qualcuno capace di prendere in mano la situazione e organizzare un'opposizione vera, che sappia farsi sentire e persegua con serietà i cambiamenti... non sarà che forse non si tratta di incapacità? Non sarà che forse si può pensare alla congiura?
Mentre pensavo a tutto questo, ecco in una bella giornata come quella di oggi che inciampo in questo video:



Caspita! Cosa odono le mie orecchie! Si parla di cristallizzazione, di svuotamento e democrazia di facciata, assenza di informazione di qualità, nonchè servilismo, tutto scritto in una sorta di documento di una certa loggia chiamata P2... Wow! Resto impietrita e mi chiedo veramente come solo in Italia possa accadere tutto sotto il nostro naso senza che nessuno si ribelli... Probabilmente non viviamo nel peggior paese del mondo, forse queste cose accadono anche all'estero e non lo sappiamo, non ce ne arriva voce... però in Francia hanno Sarkozy, in Spagna Zapatero, negli USA ora c'è Obama, e noi siamo ancora qui con Highlander, da un passato mai passato...
Non resta che dire: "Ne rimarrà soltanto uno...".

sabato 1 novembre 2008

I fatti di piazza Navona

Solo oggi ho avuto tempo di documentarmi dei fatti di piazza Navona e sono a dir poco sconcertata.
Sono sconcertata per questa FOTO, per quello che queste persone ritratte esprimono, con una cighia in mano, nel loro delirio di onnipotenza e penso: l'ITALIA E' MALATA, non c'è dubbio.
Non capisco se è mancanza di valori, mancanza di obiettivi, senso di vuoto che la nostra società trasmette. Mi è difficile trovare una motivazione che spieghi l'esistenza di persone che fanno quello che hanno fatto e che lo comprendano.
Guardando la foto mi sembra di essere tornata a 70 anni fa e immagino questi ragazzi che stanno lì e picchiano, picchiano loro coetanei o, peggio, bambini e adolescenti, fiumi di sangue, accecati da rabbia e rancore che ben poco hanno a che vedere con la riforma Gelmini.
Immagino me lì in mezzo a protestare che vengo investita da parole volgari, insulti e poi bastonate... potrebbe esserci stato chiunque in quella folla a subire le violenze.
La polizia non ha fatto niente, si dice, li ha lasciati passare, con la loro camionetta piena di spranghe e cinghie. la polizia pensa che siano gli studenti di sinistra... in realtà sanno benissimo come è andata... e se fosse un complotto? Se ci fosse qualche segreto sodalizio tra le istituzioni e i fascisti picchiatori per lasciar intendere che proteste e manifestazioni di sinistra finiscono nel sangue? Oppure se fosse il modo più comodo delle istituzioni per reprimere le folle scontente?
Stiamo tornando indietro? No... in realtà non ci siamo mossi.
L'Italia è un paese stagno, evolve solo dal punto di vista delle cazzate.
Proprio così: noi ci manteniamo a passo coi tempi accogliendo le novità televisive (classico esempio i reality, idea di chissà quale paese all'avanguardia, qualcuno dice Olanda, quanlcun altro Stati Uniti), comprando l'ultimo elettrodomestico all'avanguardia, l'utilissimo i-Phone, ecc.
Certo, mica possiamo fare una figuraccia, bisogna essere moderni... salvo poi voler tornare a 20 anni fa, riportando il maestro unico e l'orario scolastico a un massimo di 30 ore settimanali, come se le donne fossero ancora tanti angeli del focolare pronte a fare soltanto le madri di famiglia (e siamo il paese più vecchio del mondo, col tasso di natalità più basso del mondo: è così che si incentiva la fecondità...), pretendo di non far integrare gli immigrati (ma se i figli non li fanno loro qualcuno mi spieghi chi manterrà le pensioni a tutti questi signori anziani che abbiamo...) e reprimendo con la forza e la violenza ogni accenno di dissenso, come si faceva nel Ventennio.
La GUERRA, la RESISTENZA, la COSTITUZIONE... tra non molto ogni memoria storica verrà cancellata. Tra non molto verranno a raccontarci che tutto questo non è MAI avvenuto.

sabato 27 settembre 2008

Concerto dei Queen al Palalottomatica

E va bene... mi hanno regalato i biglietti per il compleanno...
Sappiamo tutti che stanno riprovando a rimettere insieme la band... prima George Michael, qualcuno suggerisce Zucchero (?), poi Paul Rodgers...
Il motivo saranno i soldi...
Nessuno può eguagliare Freddie...

...però ragazzi! Che concerto! Lo spettacolo più bello che abbia mai visto dal vivo!

Probabilmente non avrei mai comprato i biglietti per alimentare il business di Brian e Roger però è anche vero che data la mia tenera età queste sono le uniche occasioni per vedere dal vivo chi è rimasto di loro... e non è roba da poco! Una delle cose da fare almeno una volta nella vita, credo...
E Paul Rodgers... voce bellissima, rock nel sangue... anche se la vera star ieri è stata Brian, qualche volta tentando anche qualche gesto "tradizionale" inventato da Freddie, come far cantare a noi "Love of my life"...cose piccole, nostalgiche, sintomo che il passato non si può resuscitare, tanto meno ricostruirci sopra... forse qualcosa di nuovo, come dice il giornalista di Repubblica, ma diciamocelo: dai commenti che ho ascoltato ieri intorno a me, a nessuno importava delle canzoni nuove che hanno potuto comporre i superstiti con Paul Rodgers!
Quello che contava era vedere Brian interagire col pubblico, poi Roger, poi Paul... e ascoltare le bellissime canzoni di un passato che non può tornare... ieri contavano i ricordi, qualcuno anche legato alle canzoni di Paul Rodgers e il suo gruppo del passato...

In ogni caso, qualsiasi cosa si dica, io mi sono divertita ed emozionata moltissimo. Certo l'acustica del Palalottomatica fa un po' pietà, noi del pubblico cantavamo così forte da sentire pochissimo la voce del cantante!
Vorrei stendere, però, un velo pietoso sul commercio fiorente di magliette, fascette, perizoma made in China all'esterno della struttura! Non tanto all'ingresso, quanto all'uscita, dove hanno montato un vero e proprio mercatino! Sarà anche normale, perdonatemi, non sono un'assidua frequentatrice di spettacoli e concerti, però... mi è venuta la pelle d'oca su come si riesca in questo mondo a speculare su qualsiasi cosa, non tanto per chi lo fa ma per chi gli dà modo di farlo!
Sarà che l'offerta trova sempre in qualche modo la sua domanda...

domenica 20 aprile 2008

L'ecosostenibile si è fermato al centro-nord

Stavo facendo un po' di ricerche per scovare appuntamenti sul vivere in modo ecosostenibile... mi piacerebbe partecipare a qualche seminario, incontro, corso, ecc... ma a Roma sembra non si organizzi nulla! Di mercatini su cibi biologici qualche volta si sente parlare, ma di agriturismi o strutture che organizzano corsi di cosmetica naturale nemmeno a parlarne!
Ci sarà qualcosa dietro o sarà un caso che la maggior parte dei corsi si tiene o nell'Emilia Romagna (in particolare nella provincia di Bologna) o in Toscana? Eppure nel Lazio non mancano di certo luoghi adatti allo scopo!
Mi piacerebbe proprio trovare qualche associazione che organizzi corsi che approfondiscano i miei temi preferiti!

Caccia ai tesori di Roma

Domenica 11 maggio c'è un'iniziativa molto carina a Roma: una caccia al tesoro!
In squadre da 4, con una macchinetta fotografica e il bustone degli indizi bisognerà risolvere gli enigmi scattando una fotografia come soluzione. Si partecipa all'iniziativa mediante l'iscrizione e il pagamento della modica cifra di 10 euro e ci si ritrova l'11 maggio alle 9,30 a piazza Venezia per il ritiro del materiale.
La consegna delle soluzioni deve avvenire entro e non oltre le 16,30.
Ah! Le soluzioni possono trovarsi in tutta la zona del centro e gli spostamenti devono essere fatti solo con mezzi ecologici: piedi, bici, trasporto pubblico...
Tempo permettendo, mi sembra proprio una bella iniziativa, una giornata diversa e un'occasione per conoscere un po' meglio la nostra bella città!

Ho lasciato un Idiota e ho trovato un Piccolo Principe

Oggi a piazza Santa Maria in Trastevere viene allestito un banchetto dalla Fnac per dare via all'iniziativa "Ho lasciato un Idiota e ho trovato un Piccolo Principe" con lo lo scopo di promuovere la lettura e i libri attraverso la pratica del bookcrossing.
Ovviamente, complice la giornata di sole, sarò lì per una bella passeggiata e vedere di scovare qualche titolo cui miro da tempo...

Ciao!

martedì 1 aprile 2008

Lavorare oggi

Mi sono messa a riscrivere dopo un tormentato periodo, tra laurea e cambio di lavoro (o, meglio, di stage, dato che di lavoro nemmeno a parlarne).
Mi rendo conto che per noi ragazzi di oggi che ci affacciamo per la prima volta sul mondo del lavoro le cose non sono per niente messe bene.
Sono alla mia terza esperienza di lavoro, dopo un anno di servizio civile al Comune per una ricerca e oltre un anno di stage in un istituto di ricerca e ora un altro stage in un'azienda che pretende quasi che io la ami... mi riferisco a tutte le attività che organizza per i suoi dipendenti con, secondo me, la subdola pretesa di sostituirsi a tutte le altre cose della vita: famiglia, affetti, divertimento, ecc.
Dio che odio!
Già il lavoro non è quello per il quale ho dato oltre 5 anni della mia vita all'università e che mi piacerebbe svolgere ma ora pretendere da uno stagiaire di vivere solo per l'azienda mi pare davvero troppo!
Oggi a quanto pare non si premiano più qualifica e capacità ma l'essere servizievoli, la fedeltà e altre cose che col lavoro hanno davvero poco a che fare!
E la grande assurdità di tutto questo? La strana applicazione della legge Biagi che le aziende fanno al limite del legale ci ha trasformati in mercenari del lavoro, sballottati a destra e a manca, una volta con uno, una volta con l'altro, dovrebbe essere conciliata con l'auspicabile nascita di un amore per la tua "nuova famiglia" che chissà che fine ti farà fare quando lo stage o il contratto scadranno...
Bah! C'est la vie!

martedì 8 gennaio 2008

Noi tifiamo Napoli, tiè!

Troppo divertenti i gemellini napoletani!

Il calendario di Suor Letizia

Qualche tempo fa Affari italiani ha lanciato un'iniziativa: un calendario di opere artistiche dal contenuto "erotico", 12 opere da selezionare mediante un sondaggio rivolto ai lettori di Affari per rispondere provocatoriamente alla censura della Moratti sulla mostra Vade Retro sull'omosessualità, promossa da Sgarbi.

Come giustamente fa notare quest'articolo, l'arte è piena di contenuti erotici... siamo alle solite con l'ipocrisia di questi italiani finto-bigotti! Mentre il mondo continua la sua corsa noi guardate da chi ci facciamo rappresentare!

Per chi volesse stamparsi il calendario, io lo consiglio: è molto carino ed è un modo di guardare al sesso diverso, "artistico e rilassato! Preso esattamente come dovrebbe essere preso! Naturale! Senza le volgarissime distorsioni dei corpi nudi dei soliti calendari o della pornografia!
Io lo adoro. Il Calendario di Suor Letizia

Dharma

lunedì 7 gennaio 2008

L'Autoproduzione -nasce la nuova sezione del blog-

Avete mai la sensazione che state correndo, correndo e correndo verso un obiettivo ma poi vi viene da chiedervi: ma mica me lo sono posto io!
Per esempio, oggi sono scoraggiata perché dopo oltre un anno di stage mi hanno liquidato con un "non possiamo fare contratti a lungo termine in questo periodo, però abbiamo intenzione di affidarti un progetto... non parte immediatamente ma appena servi ti chiamiamo...".
Non voglio stare a discutere quanto queste parole mi puzzino di bruciato, ho imparato a non fidarmi dei datori di lavoro, dato che in sede di colloquio mi era stato detto che l'azienda aveva intenzione di crescere, che c'erano delle possibilità anche in vista degli incentivi che la Regione Lazio prevedeva a chi assumeva con un contratto almeno biennale per l'azienda... insomma, tutte stupidaggini per predispormi al meglio allo sfruttamento... ma non ci sono cascata! Ho sempre svolto il mio dovere (che poi il lavoro che ho fatto mi piace molto, figuriamoci, non è stato un peso nella maggior parte dei casi) senza perdere di vista la mia dignità e il fatto che esiste altro oltre il lavoro!
Proprio qui è il punto: ora mi sento depressa, sia perché mi sento presa in giro, sia perché non ho scuse per non dedicarmi alla tesi, sia perché ho paura di non avere altre occasioni... ma occasioni di che? Per lavorare? Qualcun altro al posto mio penserebbe "ma chi me lo fa fare, ora sono studente, mi rilasso, la mattina mi alzo tardi, mi dedico alla tesi per questi altri due mesi, poi si vede...", ma non io!
Al di là del mio problema di non sapermi rilassare, vorrei riflettere sulla "frenesia" di lavorare. Perché si lavora? E' un obiettivo nostro o che ci viene imposto? Immagino sia per la particolare organizzazione del sistema: la società moderna si fonda sul lavoro, senza di esso non ci vivi. Un sistema più diabolico non potevano inventarlo: nel passato si autoproduceva ciò di cui si aveva bisogno e si scambiava al mercato tutto il surplus; piano piano i mercati si sono allargati, sono cambiate le leggi, è cambiato il modo di produrre, anzi produrre è diventato il fondamento, la parola d'ordine del nuovo sistema economico (il capitalismo, per intenderci).
Ad un certo punto, però, i mercati non possono allargarsi all'infinito mentre il sistema non si può fermare: occorre produrre, produrre, convincere a comprare, creare bisogni. Ecco la rivoluzione: la pubblicità, il marketing, per creare bisogni e necessità per poter continuare a vedere e a produrre. Non importa cosa, l'importante è che il sistema continui la sua corsa.
Mi scuso per l'imprecisa, poco scientifica e troppo sommaria ricostruzione.
Dunque, oggi occorre lavorare per soddisfare tutta una serie di bisogni artificiali, per poter comprare cose inutili, perché senza soldi non si va avanti. Io questo lo so, ne sono consapevole. Ecco perché sono depressa per non aver avuto un contratto. Però mi chiedo: ma se limitassi i miei consumi al necessario? E se producessi da me tutto ciò che posso? Certo, anche le materie prime hanno un costo e sicuramente non è il mio sogno fare la venditrice dei miei surplus però trovare la giusta combinazione tra lavoro e autoproduzione non sarebbe male, anzi! Ho deciso: appena sarò padrona totale dei miei spazi (mio padre non sopporta che gli lascio in giro in casa intrugli strani) organizzerò la mia vita autoproducendomi tutto il possibile. Per fare questo, però, mi serve comunque un lavoro... ;)
Ritorniamo all'Autoproduzione: non trovate sia una parola magnifica e un concetto pieno di fascino? Io mi sono informata molto e voglio rendervi partecipi di una parte delle informazioni che ho trovato, che sono sicuramente analisi più precise della sintesi fatta da me:

1) L'Autoproduzione è associata al concetto di Decrescita: ovviamente se tutti non comprassimo ma autoproducessimo il sistema economico regredirebbe, ma non è detto che avverrebbe in peggio!

Come toglierci dalla testa il mito della crescita di Maurizio Pallante

Manifesto del Movimento per la Decrescita Felice di Maurizio Pallante

Non credi sia ora di decrescere?


2) Ci pensate mai che tutta questa pubblicità bombardante, che vuole farci credere d'avere a cuore i nostri bisogni e di aver pensato al nostro posto alla soluzione ad essi sia in realtà un inganno? Non hanno a cuore un bel niente, non inventano per noi per farci stare meglio, o almeno non tutti!
Come ho già detto, ci convincono che abbiamo bisogno di qualcosa per poi poterci vendere il prodotto che la risolve: non lo fanno per noi, ci creano dei bisogni, ci convincono che non possiamo vivere senza quel prodotto o quell'altro e se non possiamo permettercelo viviamo nell'infelicità e nella frustrazione. Non siamo più il fine, siamo il mezzo affinché il sistema vada avanti! Questo l'ho scoperto da questo articolo:
Autoproduzione, perché?


3) Esiste una sorta di mini - enciclopedia dell'Autoproduzione, con alcuni suggerimenti e ricette:
Anarchopedia dove trovate persino la ricetta della OpenCola, la cola autoprodotta. Ovviamente non aspettatevi lo stesso sapere, almeno credo, ma non è mica detto che solo quella che vendono sia la più buona! Ormai mangiamo cose talmente artificiali che i sapori veri e naturali nemmeno li sentiamo più (provate ad assaggiare un brodo fatto coi dadi e uno con cipolle, sedano, pomodoro e sale e capirete di cosa vi parlo...)!

4) Altri link: l'archivio del quotidiano Carta, il sito sulla Decrescita felice, alcuni siti con ricette per fare dell'ottimo Sapone ecologico e Spignattamenti per farsi dei sostitutivi di cosmetici, un altro sito sulla Decrescita e un sito, Promiseland, che si dichiara come punto di riferimento del vivere etico e vegan.
Altri siti potete trovarli nel menù alla vostra sinistra.

L'obiettivo finale è inaugurare una nuova sezione del blog dedicata all'Autoproduzione, alla scoperta di tutto ciò che è possibile produrre da sé, postando ricette, news e tutto quello che mi sarà possibile reperire. Ho preferito fare quest'introduzione, spiegando brevemente le ragioni di questa "passione" per non essere considerata completamente fuori di testa quando vedrete quello che sono capace di farmi in casa!

Ora vi saluto,

grazie per avermi seguito fin qui,

Dharma

Ps: mentre vi documentate fate caso a come spesso l'autoproduzione sia un concetto chiave, che va a braccetto con ecologia, etica, natura, pace e solidarietà e sia connessa a tanti problemi che affliggono la nostra società...

Il canone RAI

Ciao a tutti e bentornati dalla pausa natalizia... come l'avete passata?
Oggi vorrei parlare del consueto appuntamento con la RAI, dato che è periodo di pagamento del canone...
A sensazione mi viene da pensare che si tratti di un'estorsione bella e buona, anche perché dalle lettere arrivate sul sito dell'Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori e dalle voci di corridoio, la RAI per esigere il canone non adotta metodi molto ortodossi... questo fare da Gestapo mi insospettisce.
Le mie considerazioni e i miei dubbi sono:
1) se compro un qualsiasi apparecchio che riceve canali devo pagare alla RAI il canone anche se poi non guardo le loro trasmissioni: non è una lesione al diritto di informazione o qualcosa di simile? A me dà questa sensazione...
2) la legge non è chiara: al momento in cui è stata emessa l'unico apparecchio che trasmetteva i programmi RAI era la tv, ma oggi c'è anche il pc e secondo loro dovrei dichiarare anche se posseggo solo quello, anche se, diciamoci la verità, non mi risulta di poter guardare i programmi RAI sul loro sito, a parte quattro cavolate registrate. In ogni caso, se la mia intenzione è non guardare la tv ma voglio avere un pc, dovrei comunque pagare il canone: ma come gli viene in mente che uno si compra un pc per guardare i loro programmi? E soprattutto, chi gliel'ha chiesto a loro di impossessarsi pure di uno spazio web? Ora per questo motivo loro possono permettersi di sospettare e quindi intimarmi di pagare il canone solo perché loro sono lì, quando io sul web mi informo e ci faccio tutt'altro;
3) a quanto pare, qualche volta per scovare chi non è abbonato confrontano le liste dei residenti con quelle degli abbonati: ma hanno l'autorità per fare ciò?
4) pare anche che mandino lettere intimidatorie: ma vi sembra un modo di agire consono per un'azienda che dovrebbe essere quanto meno un minimo seria per avere una parte di responsabilità dell'informazione e della formazione delle menti?
5) al limite pagherei pure il canone se l'offerta fosse buona, ma a me sembra che si faccia solo a gara con Mediaset per offrire i programmi più idioti possibili, che intorpidiscano i pensieri e la capacità di riflettere, propinando valori del tutto assurdi come fare soldi in modo facile (significato dei quiz) o che per realizzarsi e sentirsi appagati servono solo fama, soldi e successo e non reali capacità (come tutti gli idioti che fanno a gara per i reality, per farsi vedere in tv, ecc.) o che per star bene occorre comprare questo o quel prodotto (pubblicità) perché se assomigli a quella modella - finta e rifatta- allora sei davvero fica (ormai credo che ci siano degli stampini per farci sembrare tutti uguali) altrimenti sei una donna fallita e senza valore!
Se pago un canone quanto meno vorrei una tv diversa, programmi diversi, meno bombardamenti pubblicitari. In tv ormai guardo solo i cartoni animati (tipo i Simpson, Futurama, i Griffin) e qualche telefilm (secondo me vanno forti Kebab for breakfast, su MTV, che fra un po' ricomincia con la terza stagione, mi piace Dharma&Grag, Will&Grace, Prima o poi divorzio, ecc. ce ne sono una marea! Tutti carini, che denunciano i difetti di questa società deformata o quanto meno divertenti senza pretendere nulla) e qualche film, anche se ultimamente anche dal cinema non è che sia arrivato nulla di carino, anzi! C'è solo da piangere, con i vari Boldi e De Sica, o le cazzate di Pieraccioni per lanciare la solita valletta di turno!
Mi sto rendendo conto che mi sono allontanata dal fulcro del post: il canone! Dunque, per farla breve, vorrei invitarvi a firmare la petizione

A presto,

Dharma